Figlia del re del Lazio Latino e di Amata, era stata promessa a Turno, re dei Rutuli, ma andò invece in sposa ad Enea, nel contesto del patto di amicizia da questi stretto con i Latini. Enea le dedicò la nuova città di Lavinio e, in una tradizione ricordata da Livio (I,2), Lavinia fu madre di Ascanio.
In un altro mito (Conone in Fozio) Lavinia è sposa di Locro.
Dante la pone fra gli Spiriti Magni nel Limbo

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Riferimenti letterari:

Virgilio - Eneide

Tito Livio - Storia di Roma

Ovidio - Fasti

Aulo Gellio - Notti Attiche

Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica

Plutarco - Teseo e Romolo

Diodoro Siculo - Biblioteca storica

Gaio Giulio Solino - Delle cose meravigliose del mondo

Giustino - Epitome delle Storie Filippiche Di Pompeo Trogo

Fozio - Biblioteca (Conone)

Giovanni Zonara - Storia del mondo

Divina Commedia - Inferno

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Luoghi connessi a Lavinia:
Lavinio

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