Situata nel punto in cui la Via Salaria più si avvicina al Tevere, la cittadina di Fidene occupava un'importante posizione strategica sui percorsi commerciali fra Roma ed i territori etruschi e sabini, per questo motivo fu lungamente contesa, in particolare fra Roma e Veio.
Già conquistata dai Romani nella prima età regia, si ribellò più volte tanto che gli storici antichi parlano di combattimenti fra Roma e Fidene durante i regni di Romolo, di Tullo Ostilio, di Anco Marzio e di Tarquinio Prisco.
Per quanto riguarda l'età repubblicana Livio parla di un assedio di Fidene nell'anno 499 a.C., consoli Tito Ebuzio e Caio Vetusio, e di una ribellione nel 438 a.C. quando i Fidenati si allearono ai Veienti, ribellione che fu repressa nel 435 a.C. da Quinto Servilio Prisco. Fu in questa occasione che Fidene, saccheggiata e distrutta, venne definitivamente sottoposta al dominio romano.
Nel 27 d.C., durante il regno di Tiberio, avvenne a Fidene il tragico crollo di un teatro nel quale persero la vita migliaia di persone.

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Riferimenti letteratura:

Diodoro Siculo - Biblioteca storica

Livio - Storia di Roma

Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica

Properzio - Elegie

Virgilio - Eneide

Plutarco - Temistocle e Camillo

Plutarco - Teseo e Romolo

Svetonio - Vite dei Cesari

Tacito - Annali

Flavio Eutropio - Compendio della Storia di Roma

Strabone - Geografia

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica

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