Figlio di Capi, nipote di Assaraco, ma Igino (Fab. 94) lo considera figlio di Assaraco.
Zeus volle punire Afrodite per aver fatto dilagare passioni amorose fra gli dei e fece in modo che la dea si innamorasse del mortale Anchise.
Afrodite, assunto l'aspetto di una bellissima ragazza, sedusse il pastore ma - dopo l'amplesso - si rivelò e gli proibì di parlare con chiunque del loro incontro.
In alcuni autori si legge che Anchise ruppe il giuramente e fu punito con una menomazione alle gambe.
Dall'unione di Anchise con Afrodite nacque Enea e (secondo Apollodoro) anche Lirno, fondatore della città di Lirnesso.
Nell'Eneide Anchise compare nel racconto di Enea (II libro) che ricorda come il padre avesse in un primo momento rifiutato di seguirlo nella fuga da Troia. Quando però una fiamma era apparsa miracolosamente intorno al capo di Ascanio ed una stella cadente aveva tracciato una lunga scia nel cielo, Anchise, interpretando questi prodigi come chiari segni della volontà divina, aveva cambiato opinione ed aveva seguito il figlio.

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Riferimenti letteratura:

Iliade

Inni Omerici

Esiodo - Teogonia

Eneide

Diodoro Siculo - Biblioteca storica

Igino - Fabulae

Ovidio - Metamorfosi

Dionisio di Alicarnasso - Antichità romane

Ditti Cretese - Storia della guerra troiana

Darete Frigio - Storia della rovina di Troia

Agostino di Ippona - La città di Dio

Guido delle Colonne - Storia della guerra di Troia

Divina Commedia - Inferno

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