La tradizione vuole che l'isola Tiberina si sia formata per il fango accumulatosi sugli ammassi di grano dei Tarquini che i Romani gettarono nel Tevere alla cacciata dei re.
In realtà è probabilmente l'estrema propaggine del Campidoglio che è stata isolata in età molto antica dalla corrente del fiume. Certamente è composta di materiale tufaceo analogo a quello dei colli cirscostanti.
In età arcaica il guado fluviale presso l'Isola Tiberina costituiva un importante nodo di strade che andavano verso il mare, verso l'Etruria e verso la Campania. Il luogo richiamava per sua natura una concentrazione abitativa e commerciale, vi si trovavano un approdo e un'area adibita a mercato (il Foro Boario).
Ovidio ricorda un tempio dedicato a Fauno che sorgeva sull'isola,
S. Agostino uno dedicato a Esculapio.

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Riferimenti letteratura:

Livio - Storia di Roma

Ovidio - Fasti

Ovidio - Metamorfosi

Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica

Agostino di Ippona - La città di Dio

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