4/vgF0McT6WBi1RPOKg40mK96lk1bJq1dTncfbVzjMYsVgdkLfU3L2ZoQ

Sunelweb
    
Guida rapida
A B C D E F G H I J K L M
N O P Q R S T U V W Y Z  
 

Campidoglio



Il colle di Roma sul quale sono state trovate le più antiche testimonianze abitative (media e tarda età del bronzo) di tutta la città . Comprendeva due alture: il Capitolium propriamente detto dove nell'età dei Tarquini sorse il tempio di Giove e l'Arx, cittadella fortificata con l'Auguraculum, luogo sacro per l'osservazione degli uccelli.
La denominazione latina Capitolium si riferiva in origine al colle romano che comprendeva nella parte sudoccidentale il più famoso ed antico tempio della romanità, dedicato nel sesto secolo alla triade Giove, Giunone, Minerva. Il tempio più volte distrutto e ricostruito raggiunse la sua forma definitiva nel primo secolo d.C. sotto Domiziano.
A Nord, sul luogo della chiesa di Santa Maria in Ara Coeli era la Rocca Capitolina con il tempio di Giunone ed il tempio della Virtù .
Provenienza immagine: opera propria
Veduta aerea della piazza del Campidoglio
Provenienza immagine: Wikipedia
L'archivio di stato, il Tabularium (78 a.C.) si affacciava sul Foro con due ordini di gallerie. Nella punta estrema a sud-ovest era la Rupe Tarpea dalla quale venivano precipitati i rei di tradimento.
La tradizione romana metteva spesso in rapporto il Campidoglio con Saturno. Veniva anche detto Mons Saturnius e vi si ricordava l'esistenza, precedente alla nascita di Romolo, di un villaggio di nome Saturnia.
Senza dubbio ai piedi del monte già negli ultimi secoli del secondo millennio a.C. si trovava un luogo di culto di Saturno.
La sistemazione attuale iniziò nel '500 per volere di papa Paolo III che incaricò Michelangelo di crearvi una cornice per la vita pubblica della città .
Michelangelo creò uno spazio prospettico delimitato dai tre palazzi costruiti su suo progetto da Giacomo della Porta e Girolamo Rainaldi: il Palazzo Senatorio, il Palazzo dei Conservatori ed il Palazzo Nuovo. Il primo è oggi sede dell'amministrazione municipale di Roma. I due palazzi laterali sono identici e ospitano i Musei Capitolini.
Al centro della piazza Michelangelo collocò la statua equestre di Marco Aurelio.
Completato da più architetti nell'arco di un secolo, quello del Campidoglio costituisce l'unico centro civico progettato nell'Italia rinascimentale e la prima piazza moderna realizzata a Roma. Lo stesso papa volle sul Campidoglio una residenza di svago e vi fece progettare la torre-belvedere che portava il suo nome.

Arnobio, scrittore cristiano del quarto secolo, (Adversus nationes VI, 7) citando Sammonico e altre fonti per noi perdute fino a Fabio Pittore, afferma che sul Campidoglio fu rinvenuta la testa dell'etrusco Aulo Vibenna (Olus Vulcentanus cioè Aulo di Vulci), da qui il nome del colle Caput-Oli -> Capitolium.
Il personaggio, prosegue Arnobio, fu ucciso da uno schiavo e gli fu negata sepoltura in patria.

Un racconto tradizionale sul Campidoglio
Quando nel 387 a.C. (o nel 390 a seconda della fonte) i Galli Senoni sconfissero i Romani sul fiume Allia e saccheggiarono Roma, i superstiti in grado di combattere si arroccarono sull'Arce Capitolina insieme ai sacerdoti e alle vestali con gli oggetti sacri, mentre gli invasori si accampavano ai piedi del colle.
Riunitisi in questa sede di emergenza, conclusero che era necessario richiamare Furio Camillo dall'esilio. L'eroico vincitore di Veio, infatti, era stato processato per peculato ed era confinato a Ardea. Forse si era trattato di un'accusa infondata organizzata dai suoi avversari politici, ma che fosse colpevole o no, ora Camillo era lontano e la patria ne aveva bisogno con drammatica urgenza.
Gli assediati, con una legge curiata, cassarono la condanna di Camillo nominandolo contemporaneamente dittatore. Si trattava ora di recapitare a Camillo il provvedimento eludendo la sorveglianza dei Galli. Se ne occupò un giovane plebeo di nome Ponzio Cominio che riuscì ad andare e tornare utilizzando un sentiero scosceso che i Galli non avevano notato e attraversando il Tevere a nuoto.
Il mattino successivo i Galli notarono le impronte di Ponzio e scoprirono così il sentiero. Attesero la notte e disposti in fila indiana si arrampicarono sul Campidoglio sfruttando quel percorso, ma il sentiero terminava in cima nei pressi del tempio di Giunone e del recinto in cui vivevano alcune oche sacre alla dea che furono svegliate dal passaggio dei Galli e presero a starnazzare spaventate. Le udì l'ex-console Marco Manlio che diede l'allarme e i Galli furono facilmente respinti, ostacolati com'erano dalle difficoltà del percorso.
Praticamente giungevano in fila uno alla volta e trovavano Marco Manlio e i suoi pronti ad ammazzarli. Per questa impresa Marco Manlio ebbe il cognomen di Capitolino e le oche, ci auguriamo, una razione extra del miglior becchime!




Riferimenti letteratura:
  • Cicerone - La Repubblica
  • Livio - Storia di Roma
  • Ovidio - Fasti
  • Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica
  • Virgilio - Eneide
  • Properzio - Elegie
  • Gaio Giulio Solino - Delle cose meravigliose del mondo
  • Plutarco - Temistocle e Camillo
  • Plutarco - Alessandro e Cesare
  • Aulo Gellio - Notti Attiche
  • Giustino - Epitome delle Storie Filippiche Di Pompeo Trogo
  • Svetonio - Vite dei Cesari
  • Tacito - Storie
  • Agostino di Ippona - La città di Dio
  • Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica


  • Indice sezione