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Ganimede



Nella mitologia greca figlio di Troo, mitico re di Troia, amato da Zeus che - in aspetto di aquila - lo rapì per portarlo in cielo e farne il coppiere degli dei.
Collocato fra le costellazioni con il nome di Acquario, si rappresenta con un braccio su un'urna rovesciata dalla quale sgorga l'acqua (Ovidio, Fasti II, Metamorfosi XII).
Zeus ricompensò il padre Troo con degli splendidi cavalli dai quali discesero quelli di Enea conquistati in combattimento da Diomede.
Pausania ricorda una statua di Ganimede opera di Aristocle nell'Alti di Olimpia.
Nella Storia della guerra di Troia di Guido delle Colonne, è considerato figlio di Priamo ed Ecuba.


Riferimenti letteratura:
  • Iliade
  • Inni Omerici
  • Apollonio Rodio - Argonautiche
  • Virgilio - Eneide
  • Ovidio - Fasti
  • Ovidio - Metamorfosi
  • Igino - Fabulae
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Strabone - Geografia
  • Pausania - Descrizione della Grecia
  • Pseudo-Apollodoro - Biblioteca
  • Luciano di Samosata - Dialoghi marini, degli dei e delle cortigiane
  • Quinto Smirneo - Posthomerica
  • Nonno di Panopoli - Dionisiache
  • Guido delle Colonne - Storia della guerra di Troia

  • Riferimenti Genealogici

  • Padre: Troo

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