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Euripide
ELENA
Personaggi:
Elena
Teucro
Coro
Menelao
Vecchia
Nunzio
Teonoe
Teoclimeno
Servo
Dioscuri
La scena si apre con
Elena
che racconta di essere figlia di
Tindaro
ed accenna, scetticamente, al mito che la vuole figlia di
Zeus
, unitosi con la madre di lei,
Leda
, in forma di cigno. Quindi
Elena
racconta che
Era
,
Afrodite
ed
Atena
chiamarono
Paride
a giudicare quale delle tre fosse più bella.
Afrodite
vinse promettendo a
Paride
le grazie di
Elena
.
Era
, tuttavia, non accettando la sconfitta, sostituì
Elena
con una "bambola d'aria" (
Euripide
segue il mito minore per cui a seguire
Paride
non fu la vera
Elena
ma un suo simulacro vivente, miracolosamente realizzato da
Era
; non così nelle
Troiane
, dove
Euripide
segue la versione più comune della leggenda). La guerra quindi, fra Achei e
Troiani
, fu voluta da
Zeus
che intendeva risolvere un problema di eccessiva popolazione, nonché "coprire di gloria
Achille
".
Quanto alla vera
Elena
era stata trasportata da
Ermes
nella casa di
Proteo
. Ora
Elena
è in
Egitto
, presso
Proteo
, mentre l'ignaro
Menelao
combatte a
Troia
per riprenderla. Morto
Proteo
ora
Elena
è insidiata dal figlio di lui
Teoclimeno
, ma in questa opera
Elena
è fedele a
Menelao
e si difende come può dall'insistenza del principe.
Sopraggiunge
Teucro
che credendo
Elena
a
Troia
, è persuaso di averne trovato una sosia.
Teucro
, reduce da
Troia
, è stato esiliato dal padre
Telamone
per non aver impedito la morte del fratello
Aiace
.
Teucro
rievoca la follia di
Aiace
e svela ad
Elena
che
Troia
è stata espugnata da ormai sette anni, quanto a
Menelao
è disperso, scomparso durante il viaggio di ritorno.
Teucro
, convinto di non aver parlato con la vera
Elena
, confida alla donna le sue ansie di esule, infine le chiede aiuto per trovare l'indovina
Teonoe
dalla quale conta di avere indicazioni per raggiungere l'isola di
Cipro
.
Elena
gli consiglia di partire subito per sfuggire a
Teoclimeno
che usava far uccidere i
Greci
che trovava nel paese.
Uscito
Teucro
di scena,
Elena
si lamenta dialogando con il coro: la sua sventura, per una colpa non commessa, ha coperto di disonore la sua casata, ora la notizia della scomparsa di
Menelao
, (avuta da
Teucro
) la porta a disperare di poter mai più tornare in
Grecia
.
L'intervento di
Teucro
ha chiaramente, nella tragedia, la funzione di informare gli spettatori sulla situazione in modo da liberare il successivo svolgersi dell'azione da ogni elemento didascalico. Partito
Teucro
, anche
Elena
esce di scena, per assistere alla divinazione di
Teonoe
, e sopraggiunge
Menelao
. Spiega, in un breve monologo, di aver vagato per anni, dopo la caduta di
Troia
, impedendogli gli dei di trovare la strada del ritorno. E' infine naufragato perdendo ogni avere. Ora ha nascosto in una caverna la donna che crede essere
Elena
ed i pochi compagni superstiti e si sta recando, vestito di stracci, dal signore del luogo a chiedere aiuto. La vecchia guardiana della reggia gli impedisce l'ingresso e mentre i due discutono vivacemente, sopraggiunge
Elena
, consolata dalla profezia positiva di
Teonoe
che l'ha rassicurata sulla sorte di
Menelao
.
Ben presto
Elena
, eccitatissima, riconosce
Menelao
, ma questi, convinto che la vera
Elena
lo attenda nascosta nella caverna, la respinge sdegnato. La situazione si direbbe di stallo ma accorre un nunzio, servo di
Menelao
, a raccontare che la donna nascosta si è dissolta in una nebbia dopo aver deriso Achei e
Troiani
per essersi combattuti per un'immagine fatta d'aria.
Lo stupore di tutti è grande, ma
Menelao
finalmente comprende che la donna che ha di fronte è la vera
Elena
, assolutamente innocente e vittima dei disegni degli dei. Con grande felicità
Elena
e
Menelao
si abbracciano dopo diciassette anni di lontanaza. Ma la gioia è breve,
Elena
rivela che
Teoclimeno
, figlio di
Proteo
e re del luogo, insiste per sposarla e che sicuramente vorrà uccidere
Menelao
. Nascondersi non servirà perchè
Teonoe
, sorella di
Teoclimeno
, riesce con i suoi poteri a sapere ogni cosa. L'unica speranza è che
Elena
riesca a convincere la veggente ad aiutarli.
Entra in scena
Teonoe
e si rivolge a
Menelao
, lo avverte che fra gli dei c'è contesa in merito al suo destino.
Era
, già sua nemica, ora insiste perchè possa tornare in patria con
Elena
; gli è ostile invece
Afrodite
che non vuole si sappia "
come ha ottenuto la vittoria, pagando in moneta falsa, con le nozze immaginarie di
Elena
".
Elena
si getta ai piedi di
Teonoe
e la supplica di aiutarli, ricordandole la giustizia e la pietà del padre
Proteo
. Anche
Menelao
si appella alla memoria di
Proteo
, ed aggiunge di essere disposto a combattere e a morire per difendere
Elena
.
Colpita dalla determinazione e dagli appelli dei due greci,
Teonoe
decide di proteggerli e di non rivelare al fratello l'arrivo di
Menelao
.
Rimasti soli
Elena
e
Menelao
escogitano un piano di fuga:
Menelao
fingerà di essere un suo compagno, l'unico sopravvissuto al naufragio, e di aver annunciato ad
Elena
la morte del marito.
Elena
, disperata, pregherà
Teoclimeno
di concederle una nave per celebrare il rito funebre. Messo a punto il piano,
Elena
esce di scena per andare a preparare la propria supplica. Arriva
Teoclimeno
, rientrando dalla caccia. E' stato avvertito dell'arrivo di un greco sconosciuto e crede che abbia rapito
Elena
, ma lo vede uscire in gramaglie dalla reggia.
Elena
recita la propria parte, indica a
Teoclimeno
Menelao
vestito di stracci come l'unico superstite del naufragio e, pur disperandosi per la vedovanza, lascia intendere a
Teoclimeno
di essere ora più disponibile. Lieto di saper morto il rivale,
Teoclimeno
si affretta a concedere quanto
Elena
gli chiede per le onoranze funebri.
Teoclimeno
si dimostra benevolo anche verso il naufrago greco al quale offre di rifocillarsi e di cambiarsi d'abito. Un intermezzo del coro serve a creare il senso del tempo trascorso fino all'arrivo di un nunzio. E' uno dei rematori della nave che
Teoclimeno
ha concesso ai Greci. L'uomo racconta che
Menelao
ed i suoi compagni hanno costretto i rematori ad abbandonare la nave ed ora navigano verso la
Grecia
.
Spinto dalla sua rabbia impotente,
Teoclimeno
minaccia di uccidere
Teonoe
che ha aiutato i fuggiaschi, un servo la difende rischiando la vita. A risolvere la situazione sono i
Dioscuri
, fratelli di
Elena
, che compaiono improvvisamente e distolgono
Teoclimeno
dai suoi propositi omicidi.