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Romolo
Re di Roma
dal
753 a.C.
al
715 a.C.
La lupa allatta Romolo e Remo
Museo dei Conservatori - Roma
Secondo la leggenda Romolo è il fondatore ed il primo
re di Roma
. Romolo e
Remo
, gemelli, erano figli del dio
Marte
e della sacerdotessa
Rea Silvia
, figlia di
Numitore
, discendente di
Enea
.
Numitore
era re di
Albalonga
ma suo fratello minore,
Amulio
, gli aveva usurpato il regno e per evitare la vendetta di eventuali discendenti di
Numitore
aveva costretto la sua unica figlia
Rea Silvia
, appunto, a farsi vestale e quindi al voto di castità . Tuttavia
Marte
, innamorato di lei, l'aveva violata e dall'unione erano nati i gemelli.
Amulio
decretò che fossero esposti ed i neonati vennero affidati alle acque del
Tevere
in una cesta. Fortunatamente la cesta si arenò in acque poco profonde ed una lupa, trovando i bambini, prese ad allattarli. Il pastore
Faustolo
scoprì i gemelli accuditi dalla lupa e li prese con se per affidarli alle cure della moglie
Acca Larenzia
. Secondo altre tradizioni la lupa non sarebbe esistita e 'Lupa' sarebbe stato semplicamente il soprannome di
Acca Larenzia
, derivato dai suoi costumi libertini.
Secondo
Plutarco
, i bambini furono nutriti anche da un picchio, uccello sacro a
Marte
.
Divenuti adulti Romolo e
Remo
furono pastori e cacciatori, nonchè fieri avversari dei briganti e dei ladroni che vessavano i pastori rubando loro il bestiame. Durante la festa dei
Lupercali
i ladroni per vendetta rapirono
Remo
e lo portarono da
Amulio
, accusandolo di aver invaso i campi di
Numitore
. Così
Remo
fu consegnato a suo nonno per essere punito, ma Romolo corse in suo aiuto. Qui la leggenda, almeno nella versione liviana, risolve la situazione con un'agnizione:
Numitore
ricostruisce i fatti e capisce che i due gemelli sono i figli di
Rea Silvia
, nel frattempo Romolo e
Remo
organizzano la gioventù albana ed uccidono
Amulio
. Una volta ristabilito sul trono
Numitore
i due lasciano
Albalonga
per fondare una nuova città .
Un presagio aveva indicato in Romolo il vero fondatore della città e questi uccise
Remo
sul colle
Palatino
, divenendo il primo dei sette
re di Roma
. Romolo regnò dal
753 a.C.
al
715 a.C.
Rubens - Il ratto delle Sabine
Per popolare
Roma
concesse asilo ai fuggitivi di altre città ed organizzò il
ratto delle Sabine
. Istituì il
Senato
e ripartì la popolazione nei
tre gruppi tribali
più antichi. Associò il re
sabino
Tito Tazio
al governo della città componendo la guerra che era nata in consegunza del ratto delle donne. Gli sono attribuite varie guerre vittoriose contro
Cenina
,
Antemnae
,
Crustumerio
, e fondamentali istituzioni religiose e civili. La sua ultima guerra, secondo
Plutarco
, fu combattuta e vinta contro la città etrusca di
Veio
che contendeva a
Roma
il possesso di
Fidene
.
Quando disparve nello scoppio improvviso di un tuono divenne
Quirino
, il dio del solstizio invernale.
La deificazione, attestata solo da fonti tarde (
I sec a.C.
) è probabilmente molto antica.
La fondazione di
Roma
avvenne, secondo la tradizione, il 21 aprile del
753 a.C.
, giorno sacro a
Marte
.
Secondo
Tito Livio
, Romolo per dare più prestigio alla propria persona, istituì i fasci, le insegne regali ed i
littori
. Lo stesso
Livio
annota che probabilmente si trattava di usanze di origine
etrusca
.
La prima menzione del nome di Romolo si trova verso il
350 a.C.
nella
Storia Italica
di
Alcimo
:
Enea
avrebbe sposato Tirrenia che avrebbe partorito Romolo. La figlia di questo, Alba, fu madre di Romo che fondò
Roma
.
La leggenda più diffusa di Romolo e
Remo
probabilmente risale alla fine del
IV secolo a.C.
, gli
Ogulnii
dedicarono una statua della lupa con gemelli nel
296 a.C.
La leggenda risente di componenti prettamente greci - generalmente estranei alla tradizione italica più antica - come la procreazione da parte del dio
Marte
, l'idea del fondatore eponimo della città , la deificazione finale di Romolo in
Quirino
. Tuttavia non c'è dubbio che l'autore della leggenda conosceva a fondo la topografia di
Roma
, la sua religione e le sue consuetudini.
Nella versione primitiva della leggenda, Romolo era nipote di
Enea
e quindi, per parte di madre, pronipote del re
Latino
, ancora vivo ai tempi di Romolo.
La serie dei dodici re albani accettata da
Livio
è un'elaborazione dotta del mito, utilizzata per colmare il vuoto di quattro secoli fra la caduta di
Troia
e la fondazione di
Roma
.
Il 21 febbraio 2020 è stata presentata alla stampa la scoperta di un sarcofago in tufo sotto la Curia del
Foro Romano
in una camera ipogea situata nell'area in cui secondo le fonti sarebbe stato sepolto Romolo. Gli studiosi hanno ipotizzato che possa trattarsi del cenotafio del fondatore collocato in un punto di particolare importanza per la vita politica della città arcaica e per i culti religiosi.
QUI
un articolo del Sole 24 Ore sull'argomento.
Riferimenti letterari:
Cicerone - De Re Publica
Livio - Storia di Roma
Virgilio - Eneide
Ovidio - Fasti
Ovidio - Metamorfosi
Dionisio di Alicarnasso - Antichità romane
Igino - Fabulae
Properzio - Elegie
Aulo Gellio - Notti Attiche
Lucio Anneo Floro - Compendio di Storia Romana
Diodoro Siculo - Biblioteca storica
Plinio il Vecchio - Storia Naturale
Plutarco - Vite di Teseo e Romolo
Plutarco - Licurgo e Numa
Strabone - Geografia
Gaio Giulio Solino - Delle cose meravigliose del mondo
Valerio Massimo - Fatti e detti memorabili
Giustino - Epitome delle Storie Filippiche Di Pompeo Trogo
Macrobio - Saturnali
Flavio Eutropio - Compendio della Storia di Roma
Agostino di Ippona - La città di Dio
Fozio - Biblioteca (Conone)
Giovanni Zonara - Storia del mondo
Niccolò Machiavelli - Discorsi sulla prima decade di Tito Livio
Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica
Vedi anche:
Re di Roma
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